IL RECUPERO DEL CASTELLO FEUDALE, UN SOGNO… CHE SI REALIZZERÀ
L’amministrazione De Palma, rispetto al recupero del castello, ha sempre avuto un obbiettivo preciso: fare qualsiasi cosa fosse nelle sue disponibilità per rastrellare risorse, idee e attenzioni.
Sin dalla completa acquisizione della proprietà nel 2013, infatti, ma anche da prima, Vito De Palma e la sua compagine governativa hanno seguito il percorso della valorizzazione precorrendo i tempi che sarebbero venuti, fatti di riscoperta del territorio e di promozione culturale. Parlano i fatti, anche in questo caso.
Risalire troppo indietro, però, farebbe torto a una visione della politica che ha sempre voluto il “futuro”, come faro. Ecco perché citeremo i “fatti” più recenti, necessari e sufficienti a dimostrare quanto detto. Solo un anno indietro, per intenderci, poco prima che la congiura di palazzo facesse in modo che Vito De Palma non potesse più svolgere l’incarico per il quale aveva ricevuto un ampio mandato popolare.
Fu in quel periodo, intorno ad aprile, che dagli uffici del comune partirono progetti e sollecitazioni per intervenire sul castello. Il primo, più significativo, fu il progetto per candidare la ristrutturazione del castello e del pianoro al finanziamento tramite i fondi dell’8Xmille: un intervento da quasi 3,5 milioni di euro!
Ma l’amministrazione De Palma non si fermò: scrisse al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla Soprintendenza pugliese, alla struttura di missione creata per affrontare le conseguenze del dissesto idrogeologico. A tutti, il sindaco chiese un intervento economico per evitare il deperimento di un bene così prezioso.
Nel frattempo, il recupero del castello fu portato all’attenzione della comunità scientifica internazionale. Già ad inizio 2015, infatti, il progetto fu presentato al comitato organizzatore di “Reuso 2015”, il congresso su documentazione, conservazione e recupero del patrimonio architettonico e tutela paesaggistica che si sarebbe tenuto a ottobre a Valencia, in Spagna.
Se la storia ancora più recente del nostro comune fosse andata diversamente, quel percorso di valorizzazione cui si è accennato oggi avrebbe coperto distanze inimmaginabili. Nulla è perduto, però, se ripartiamo insieme!