NO ALLA CHIUSURA DEL CENTRO LUDICO PER MINORI DI GINOSA

«Sono esterrefatto, stupito: la gestione commissariale ci lascerà un’eredità di profonda tensione sociale».

Vito De Palma, candidato sindaco del centrodestra ginosino, non aveva mai nascosto i suoi dubbi in questo senso. La situazione vissuta dalle sette operatrici del centro ludico di prima infanzia del plesso “Giovanni Paolo II”, però, è riuscita a peggiorare tale considerazione.

È un autentico disappunto, quello di De Palma, rispetto al mancato e perdurante pagamento degli stipendi delle operatrici a partire da gennaio scorso. La notizia, apparsa su “Quotidiano”, ha risollevato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda della quale l’ex sindaco si era già occupato con una serie di interventi presso il commissario Malgari Trematerra. «Evidentemente – ha spiegato De Palma – oggi in Comune si ha scarsa considerazione per le storie di queste lavoratrici e per i bisogni dei ginosini. Un servizio in meno, infatti, è un percorso che richiederà tempo e risorse per essere ricostruito».
La solidarietà per le educatrici, di fatto disoccupate, ha ovviamente trovato conferma da parte di De Palma: «La politica deve tornare ad esprimere le sue prerogative – ha aggiunto –, deve tornare a prendersi la responsabilità delle scelte. La tecnostruttura commissariale fa solo gli interessi dei bilanci, ma in quei numeri non ci sono scritte le esigenze dei nostri concittadini». Ecco perché riattivare il servizio rappresenta non solo un obiettivo possibile, ma addirittura irrinunciabile.

Uno dei primi, in ogni caso, che De Palma intende porre in agenda: «Abbiamo dimostrato in passato che Ginosa può sostenere questo tipo di spesa – ha concluso – perché riteniamo che i servizi alla persona non siano un sacrificio, ma un dovere per ogni amministrazione. Se ci candidiamo a ritornare alla guida della nostra città, quindi, dovremo prepararci a gestire e ricomporre questa tensione sociale: saranno necessari tempo e risorse, come detto, ma la buona politica a questo serve».